Videosorveglianza e GDPR, ancora sanzioni dal Garante

Sotto la lente anche i piccoli esercizi commerciali

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso un'ordinanza di ingiunzione il 9 marzo 2023, relativa a un'impresa individuale che esercita attività di commercio al dettaglio di frutta e verdura. L'ordinanza fa seguito a un controllo effettuato dalla Guardia di Finanza di Seregno il 12 febbraio 2022, durante il quale è stata riscontrata la presenza di una telecamera di videosorveglianza attiva all'interno del negozio, senza l'apposito cartello informativo e senza l'autorizzazione dell'Ispettorato del Lavoro.

Secondo il Regolamento (UE) 2016/679 e il Codice in materia di protezione dei dati personali, l'utilizzo dei sistemi di videosorveglianza deve avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza e liceità. In particolare, gli interessati devono essere informati della presenza di telecamere di videosorveglianza. L'impresa in questione ha violato tali principi, non apponendo il cartello informativo richiesto e installando la telecamera senza autorizzazione.

L'impresa ha fornito scritti difensivi, affermando che la telecamera non era funzionante e che è stata rimossa. Tuttavia, il verbale redatto dalla Guardia di Finanza ha piena validità probatoria, confermando che la telecamera era attiva e funzionante al momento del controllo.

Sulla base delle evidenze raccolte, il Garante ha dichiarato l'illiceità del trattamento dei dati personali effettuato dall'impresa. La mancanza di informativa e l'assenza di autorizzazione dell'Ispettorato del Lavoro costituiscono violazioni degli articoli 5, 13 e 114 del Regolamento e del Codice.

Di conseguenza, sono stati adottati provvedimenti correttivi per sanzionare l'impresa. La violazione non può essere considerata minore, dato il carattere, la gravità e la durata della stessa, nonché la responsabilità dimostrata dall'impresa. Gli interessati devono essere adeguatamente informati e tutelati rispetto al trattamento dei loro dati personali.

In conclusione, l'ordinanza di ingiunzione emessa dal Garante per la protezione dei dati personali sancisce l'illiceità del trattamento dei dati personali da parte dell'impresa individuale e impone provvedimenti correttivi per garantire il rispetto dei principi di trasparenza e liceità previsti dalla normativa sulla protezione dei dati personali.


Rif: https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9872646